Il frutto del vivere tra mente e corpo: l'emotività, la razionalità, la presenza ed il contatto fisico nelle relazioni d'aiuto.
A cura del dr. Chisotti Marco.
La relazione è il fulcro di ogni esperienza di vita, le relazioni d'aiuto sono ancora più presenti ed impegnative da seguire e gestire che altre esperienze comunicative, sapersi destreggiare tra la parola e l'ascolto, la presenza ed il contatto fisico risulta più un arte o un sincero gesto d'amore che una specifica competenza acquisita. Le semplici esperienze di vita non sempre son allineate ai bisogni d'aiuto, la vicinanza e la lontananza tra le persone son più dettate da sottili equilibri inconsci, culturali e fisici, più che da chiare spiegazioni date o semplici abilità acquisite.
Il mondo interno ed il mondo esterno, conscio ed inconscio sono due facce delle stessa medaglia, la persona.
Ogni persona porta con se il proprio mondo esterno, col quale condivide la vita coi suoi simili, ed il proprio mondo interno che difficilmente sveliamo agli altri, col quale ci proteggiamo, ci scherniamo, alle volte ci scontriamo. Ogni nostro comportamento, atteggiamento, parola, pensiero, idea svela la presenza di questo nostro mondo interiore, che va dunque accettato, rispettato, accolto, qualunque esso sia, perché li dietro ci sta l'identità delle persone, la cosa più sacra che possediamo.
Quando le decisioni del senso comune condiviso, il mondo sociale in cui viviamo, si scontrano con le intenzioni personali inconsce, allora abbiamo difficoltà ad accettare, condividere, acconsentire e ci ritraiamo, ci allontaniamo dagli altri.
Tutto questo è dovuto al fatto che nel corso della nostra vita accumuliamo tantissime esperienze ed ogni esperienza è la causa di un mondo che ne è la conseguenza, da bambini poi da adolescenti, fino a quando si diviene adulti, viviamo esperienze che generano mondi differenti, ogni mondo che si crea in noi rimane presente con una sua volontà, con suoi desideri, con suoi pensieri, ogni mondo è per la nostra esperienza uno stato mentale particolare, con un suo carattere, un modo d'essere, di fare.
Ogni stato mentale ha una sua memoria, frutto delle esperienze fatte, che non condivide con gli altri stati mentali, ogni mondo è così separato dagli altri, solo un lavoro organizzativo di questi mondi interiori permette di unire, sotto un unico stato mentale, tutti questi mondi differenti.
Questi mondi ci accompagnano per tutta la vita ed alternativamente s'affacciano avanzando le loro pretese, ognuno deve far i conti coi propri mondi e quando ci incontriamo e ci relazioniamo con gli altri questi mondi ci fanno comportare in modi differenti, rendendoci persone differenti.
Il parlare, comunicare, relazionarci con gli altri, ci fa incontrare i loro mondi, i loro pensieri, le loro esperienze, dobbiamo sensibilizzarci alla complessità degli esseri umani, per poterci destreggiare ed esser in grado di aiutare, chi mi sta ascoltando, chi mi sta guardando, cosa sta comprendendo, cosa pensa la persona con la quale mi relaziono, ed io come mi sento, cosa provo, chi sono ora che mi relaziono con lui o con lei.
In questa complessa giostra relazionale tutti quanti ci ritroviamo, solo rispettando tale complessità è possibile apprezzare ogni più umile e circoscritta intelligenza si possa incontrare, rendendo così 'intervento d'aiuto, ricco di luce, comprensione e calore.
Dr. Marco Chisotti
Psicologo Psicoterapeuta
Ipnosi Terapeuta
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