Nessuna tecnica o disciplina scientifica ha impiegato così tanto tempo  
come l'ipnosi a liberarsi dalle connotazioni magiche che ne limitavano  
l'utilizzo e la confinavano alle competenze di pochi sedicenti  
specialisti.
In epoca moderna, spogliata da ogni orpello di superstizione, é  
possibile vedere l'ipnosi nelle sue varie forme, con un occhio nuovo,  
restituendogli quel ruolo fondamentale nella gestione dei rapporti  
interpersonali e delle dinamiche comunicative di massa.
Nella storia dell'ipnosi Mesmer, Charcot, Jung, Schultz, Erickson,  
Granone, furono i principali studiosi dell'ipnosi, ma altri personaggi  
indirettamente coi loro studi e le considerazioni in merito al  
costruttivismo, alla cibernetica, ed alle neuroscienze, hanno  
contribuito a comprendere meglio il fenomeno, così si può dire che  
direttamente o indirettamente Piaget, Bateson, Maturana, Varela, von  
Foerster, Ceccato, von Glasersfeld, e altri ancora hanno orientato la  
conoscenze di un fenomeno così complesso ed affascinate quale é  
quello della trance ipnotica.
Mentre nell'antichità, i nostri antenati con i loro riti magici,  
religiosi, hanno adoperato l'ipnosi per costruire legami con se  
stessi, gli altri, le cose, oggi si stenta ancora a riconoscere il  
fenomeno, sebbene sia inequivocabile la sua esistenza.
A partire dagli albori della civiltà é sempre stato conosciuto l'uso  
della voce, delle parole, dei gesti per orientare le persone, per  
guidare o condizionare gli altri, e durante tutto il XIX secolo  
l'ipnosi ebbe un momento di grande popolarità, con Freud, all'inizio  
del 900 si ebbe una brusca frenata, la teoria della Psicoanalisi, da  
lui inventata, non potendo spiegare il fenomeno dell'ipnosi, le  
neuroscienze al tempo erano ancora molto lontane, venne messa al bando  
per un lungo periodo, ancora oggi, malgrado la scienza ci permetta di  
avvicinare in modo differente il fenomeno, dell'ipnosi si ha una  
visione limitata e distorta.
Moderni studi e ricerche hanno ridato luce all'ipnosi e l'hanno  
tradotta in metodologie e modelli più comunemente conosciuti nel campo  
psicologico con i nomi di Programmazione Neuro Linguistica, Training  
Autogeno, Ipnosi Moderna o Ericksoniana, Ipnosi Dinamica, Training  
Mentale. Ma è attraverso il principio dello stato mentale, la  
costruzione di uno stato di equilibrio tra pensieri e sensazioni nella  
mente dall'individuo, una dimensione mentale alternativa allo stato di  
realtà che conosciamo, che si può comprendere meglio la portata della  
stessa ipnosi, infatti, il principio su cui si basa l'ipnosi è la  
costruzione nell'individuo di una stato mentale funzionale  
all'obbiettivo che si desidera raggiungere, la vera portata del lavoro  
con la trance ipnotica è proprio questo, utilizzar' lo stato mentale  
permettendo alla persona di cambiare le proprie abitudini, credenze,  
convinzioni, apprendendo con facilità un nuovo modo di comportarsi,  
pensare, vivere le proprie emozioni, e questo è reso accessibile con  
l'uso dell'ipnosi e degli stati mentali connessi.
I passaggi seguiti in un induzione ipnotica sono gli stessi passaggi  
che accomunano i momenti dell'apprendimento, che guidano il  
cambiamento personale sviluppato nell'ambito della psicoterapia, che  
accompagnano la meditazione, la preghiera, che strutturano le nostre  
emozioni, che traducono i sentimenti in precise sensazioni,  
manifestando i nostri pensieri attraverso la fisiologia del corpo.
Malgrado le potenzialità presenti lavorando direttamente con gli stati  
mentali, nel 2001 (XXI secolo) ancora l'ipnosi fa paura, è circondata  
da pregiudizi assurdi, senza senso, anche se la trance ipnotica  
(vissuta come indotta dall'esterno o come autoipnosi), non è ricevuta  
passivamente, è una costruzione partecipata ed acconsentita,  
attivamente costruita o acconsentita dal soggetto "cosciente", non c'è  
bisogno di una trance profonda per ottenere concentrazione e  
sviluppare un buon potenziale mentale per apprendimento e cambiamento,  
come si credeva un tempo, ogni atteggiamento partecipativo che  
richieda attenzione e concentrazione è già una valida trance ipnotica.
Ma che cos'è allora l'ipnosi?
Essenzialmente é la possibilità di strutturare uno stato mentale  
(stato di coscienza o consapevolezza) alternativo allo stato di  
veglia, ma anche un modo differente di utilizzare le proprie risorse  
mentali, un modo diverso di comprendere e vivere la realtà,  
nell'esperienza di noi stessi e degli altri. Ma è anche un modo di  
usare la fantasia e la creatività per affrontare e superare i problemi  
e i limiti della concezione attuale che la psicologia dell'individuo  
offre.
Il nostro cervello si divide in due parti definite emisferi: quello  
sinistro, specializzato nella formulazione del linguaggio, razionale,  
logico; quello destro legato all'intelligenza emotiva, istintivo,  
utilizzato dall'immaginazione, dalla fantasia e dalla creatività.
L'ipnosi ci permette di "staccare" l'emisfero sinistro del cervello e  
usare quello destro per fare della nostra vita un sogno che si  
realizza, permettendo, nello stesso tempo all'emisfero sinistro  
"razionale", di equilibrarsi con l'emisfero destro "emotivo", di  
rigenerarsi, per ripartire al meglio delle sue possibilità.
Per ottenere questo occorre essere curiosi, aver voglia di abbandonare  
lo scetticismo, la critica e le nostre certezze, per aprirsi ad  
esperienze emotive oltre che razionali.
Vivere l'ipnosi, abbandonandosi alla trance, è entrare in uno stato  
mentale alternativo durante il quale, senza perdere il controllo di  
noi stessi e dei nostri pensieri, raggiungiamo uno stato di benessere  
psicofisico e di rilassatezza rigenerante per tutto il nostro essere.
"L'ipnosi non esiste, tutto è ipnosi", con questo si intende  dire che  
l'ipnosi possiamo viverla ogni volta che lo vogliamo, ed in ogni  
situazione, anche senza rendercene conto direttamente, infatti, ogni  
90 minuti circa, abbiamo tutti quanti un momento di trance naturale,  
un meccanismo naturale durante il quale nostro organismo recupera  
energia fisica e psicologica, ci si può accorgere facilmente di questo  
meccanismo ponendo attenzione al fatto che ogni tanto ci si "incanta",  
almeno viene usato questo termine, gettando lo sguardo sfocato,  
fissando un punto di riferimento, senza pensieri, concedendosi  
semplicemente e naturalmente un momento diverso da ciò che si stava  
facendo.
Abbiamo creato un acronimo per fissare le tappe attraverso cui  
raggiungiamo una buona trance, "SE MOLTA FEDE", le cui iniziali  
possono aiutarci ad entrare meglio nello spirito della trance ipnotica:
Il Sincronismo, sincronizzarci con noi stessi, coi nostri tempi, con  
le persone attorno a noi, con il mondo esterno, attraverso le  
Emozioni, le immagini positive, le sensazioni, sviluppando una  
MOnoidea forte e determinante che ci permette di mettere a fuoco le  
singole idee sparse in un unico punto di interesse. Tutto questo  
sviluppa una Limitazione del campo di consapevolezza e contribuisce a  
definire in un unico punto attrattore in grado di farci sviluppare la  
Trance ipnotica. Prima conseguenza di questo stato mentale alternativo  
é l'Attivazione del potenziale mentale che ognuno possiede, un modo  
per costruire una nuova "realtà" di riferimento, il principio del  
cambiamento, vedere con altri occhi la "realtà" condivisa con gli  
altri. La FEnomenologia che si rende evidente, sia a chi guida  
l'esperienza ipnotica, sia a chi la vive direttamente, ci mostra  
l'approfondimento dello stato di attivazione della trance. L'uscita  
dal proprio stato di trance la DE-trance ci riporta allo stato di  
veglia o "realtà" condivisa da cui siamo partiti, ma con la  
possibilità di vivere in modo differente, emozionandoci, pensando,  
esprimendo la nostra presenza in maniera differente.
Ogni fenomeno che interessi la nostra mente lo ritroviamo coinvolgerci  
profondamente in una elaborazione simile, per avere un idea chiara del  
fenomeno ipnotico pensiamo al processo dell'innamoramento, quando ci  
si innamora, infatti, succede di sviluppare un forte interesse per  
un'altra persona e questo ci porta inevitabilmente a:
• Assomigliare all'altro, prendere abitudini e comportamenti  
dall'altra persona (Sincronismo)
• Essere fortemente emozionati e vivere irretiti dai sentimenti e  
dalle emozioni (Emotivo)
• Pensare costantemente all'altra persona, a ciò che rappresenta per  
noi (MOnoidea)
• Ogni altro interesse passa in secondo piano (Limitazione del campo  
di coscienza)
• Si vive l'innamoramento come in un sogno, uno stato etereo (Trance)
• Si diviene creativi, pieni di entusiasmo e vita (Attivazione del  
potenziale mentale)
• Si perde appetito o si acquista, non si dorme, si sta bene pieni di  
vita (FEnomenologia)
• Quando si smette di essere innamorati si esce dal sogno tornando  
nel presente (DE-trance)
Ogni coinvolgimento duraturo implica in noi un attaccamento e dunque  
una forma di "innamoramento", dedizione, infatuazione, i punti  
facilmente riconoscibili in questo nostro acronimo riportano le tappe  
presenti in ogni processo attrattivo, sono quindi alla base di comuni  
esperienze di stati mentali alternativi.
Riteniamo per queste ragioni che l'ipnosi debba essere portata nella  
giusta considerazione e si possa prendere in considerazione il lavoro  
degli stati mentali sulle persone per procedere ad una profonda  
rivisitazione della psicologia dell'individuo, nonché delle masse.  
Solo così si potrà permettere alla scienza psicologica di unificare  
teorie e ricerche in una unica direzione in cui l'ipnosi trova una sua  
collocazione ed uno specifico utilizzo pratico e concreto oltre che  
ipotetico e deduttivo.
Memoria ipnosi ed apprendimento
Due tipi di ipnosi possono essere sviluppati con la mente dell'uomo,  
un ipnosi che potremmo definire a breve termine ed un ipnosi a lungo  
termine, l'esperienza dell'ipnosi, strettamente correlata a quella  
dell'apprendimento, costituendo la base stessa dell'apprendimento, è  
collegata al processo di memorizzazione dell'individuo. Non esistono  
esperienze che mutano essenzialmente nella vita, molti elementi  
dell'esperienza infantile rimangono per tutta la vita, il  
coinvolgimento, la passione, la dedizione sono modalità emotive di  
avvicinarsi alle esperienze che ci accompagnano tutta la vita. Perché  
si possa avere memorizzazione il soggetto deve vivere un esperienza  
che lo coinvolga, noi questa esperienza la definiamo "ipnotica" perché  
si sviluppa sempre nello stesso ordine in ogni periodo della vita, e  
varia unicamente nella sua intensità e nella sua durata:
• Più il coinvolgimento della persona è alto più si può  
riscontrare un forte sincronismo della persona verso l'oggetto  
d'interesse, sia che questo appartenga al mondo animato, sia che  
appartenga al mondo inanimato, la persona riuscirà a strutturare un  
sincronismo, il cosiddetto animismo vissuto verso cose o animali è  
riscontrabile anche nel comportamento adulto, al pari di quello avuto  
nel periodo infantile.
• Il campo percettivo si ridurrà aumentando la concentrazione  
dedicata, il focus attentivo metterà in luce unicamente l'oggetto di  
interesse, la realtà di contorno verrà sfocata gradatamente o messa  
in secondo piano.
• Si sviluppa una monoidea dominante nella persona che oltre ad  
alzare il livello di presenza dedicata, permette la stessa persistenza  
legata al neo indotto campo percettivo, aumentando la sensibilità  
generale e particolare lavorando su una cresciuta emotività,  
dipendente a sua volta dall'accresciuta concentrazione.
• L'accresciuta emotività determina una persistenza  
nell'attaccamento portando l'esperienza da un livello a breve termine  
ad un livello a lungo termine.
• Il concentrarsi su di un esperienza fa dimenticare ogni cosa  
precedentemente seguita, distrae come si sul dire, e si possono  
evidenziare delle particolari reazioni collegate al nuovo interesse,  
noi definiamo trance, al pari della trance ipnotica questo momento di  
concentrazione, dedizione ed attaccamento.
Naturalmente, ed usiamo il termine naturale per definire il momento  
particolare che viene a definirsi perché ad ogni età si riscontra un  
esperienza analoga, il cervello si attiva ad un esperienza nuova ed  
arricchente, questo succede anche a giustificazione dell'attaccamento  
e della concentrazione crescente nella persona, il potenziale  
elaborativo del cervello si attiva per incrementare ogni possibile  
utilizzo dell'esperienza nel futuro.
Da un punto di vista fisiologico l'esperienza dell'ipnosi facilita  
ogni fase preliminare legata ad un processo di apprendimento ed in  
secondo luogo di memorizzazione, nell'ipnosi a breve termine  
l'attivazione del cervello, nelle varie fasi viste in precedenza,  
determina a livello cellulare, nelle cellule nervose direttamente  
interessate, un aumento di attività e dunque un iniziale aumento di  
volume di scambio, gli atomi, presenti in una cellula nervosa, che  
veicolano la trasmissione tra le cellule nervose, attraversano i  
canali ionici della cellula portandosi con se una carica elettrica. Al  
variare della loro concentrazione, si crea una differenza di  
potenziale tra l'interno e l'esterno della cellula. Così i neuroni  
generano i segnali elettrici che usano per comunicare tra loro. Quando  
un circuito nervoso viene stimolato ripetutamente, nel persistere di  
una certa esperienza, le sue cellule producono sostanze chimiche che  
si legano ai canali ionici e alterano il loro funzionamento: lasciano  
passare una quantità maggiore di atomi, e dunque veicolano maggiore  
informazione locale. In tal modo il potenziale elettrico aumenta e la  
propagazione del segnale nervoso lungo il circuito viene potenziata.  
Questo è il meccanismo di registrazione della memoria a breve termine  
sul sistema nervoso. Nell'arco di poche ore, se l'esperienza non si  
itera e dunque non viene più stimolata a livello locale la produzione  
mirata di segnali elettrici, il funzionamento dei canali ionici torna  
allo stadio iniziale e la memoria dell'esperienza svanisce in tempi  
relativamente brevi.
Se lo stimolo viene ripetuto più a lungo, l'esperienza dell'ipnosi si  
ripete o si protrae nel tempo, il ricordo si consolida e la memoria  
diventa stabile. A livello cellulare, in ogni contesto di  
apprendimento ripetuto e consolidato si verifica un rimodellamento dei  
neuroni. Le cellule del circuito nervoso stimolato producono dei  
messaggeri chimici, delle sostanze che raggiungono il nucleo e  
agiscono direttamente sul Dna. Stimolano l'attivazione di determinati  
geni e ne inibiscono degli altri. Allora, i neuroni coinvolti cambiano  
forma: producono delle nuove sinapsi, che sono appunto le giunzioni  
che collegano le cellule confinanti tra loro. I legami tra i neuroni  
del circuito non solo diventano più recettivi, ma aumentano di numero,  
si sviluppa una competenza fisiologica e dunque costruttiva, nuove  
sinapsi a disposizione del cervello, si incrementa una porzione di  
intelligenza, essendo questa determinata non tanto dal numero di  
cellule presenti nel cervello, ma dai collegamenti tra le cellule  
stesse.
Se gli stimoli si interrompono per un periodo molto lungo la memoria a  
lungo termine, e dunque l'effetto dell'ipnosi a lungo termine  
svanisce, a distanza di alcuni mesi dall'ultima volta, nell'area  
interessata all'elaborazione dell'esperienza di apprendimento in cui  
si hanno avuti più stimoli, possono avanzare lacune strutturali. Le  
cellule riassorbono le sinapsi in sovrannumero, é il un fenomeno noto  
in neurofisiologia come la "potatura" delle sinapsi.
Nel nostro cervello la forza dei legami tra i neuroni aumenta quando  
si forma un ricordo. Per esempio, se una persona impara a suonare il  
violino, la sua mano sinistra, quella che tocca le corde, riceve  
stimoli maggiori rispetto alla mano destra, quella che regge  
l'archetto. Con il tempo, la sinistra diventa più sensibile al tatto  
della destra. E nel cervello, nella porzione di corteccia cerebrale  
che corrisponde alla mano sinistra, i legami tra i neuroni si  
rafforzano ed accrescono di numero. La rete delle connessioni tra le  
cellule cerebrali cambia da persona a persona. E' una caratteristica  
unica di ogni individuo e non è determinata dal Dna, ma  
dall'apprendimento, e l'apprendimento passa attraverso l'esperienza  
della trance, vissuta con induzioni auto od etero indotte nel  
soggetto, ogni forma di apprendimento ha dunque a che far'e con  
l'ipnosi.
I gemelli monozigoti, che sono geneticamente identici, hanno una  
diversa distribuzione dei legami tra i neuroni, perché le loro  
esperienze di vita non possono essere identiche in ogni dettaglio. Per  
questo motivo si può sostenere che noi siamo strettamente legati alle  
nostre esperienze, l'esperienza è la causa il mondo è la sua  
conseguenza, naturalmente l'esperienza è da leggersi come articolabile  
in tutti gli organi percettivi, può essere cenestesica (tattile), nel  
movimento vanno a fissarsi i parametri del controllo motorio, così per  
la vista, l'udito, l'olfatto, il gusto e quant'altro nell'intuito  
delle persone, ogni elemento che ci perturba può essere connesso alla  
nostra esperienza di vita.
Ogni cosa può essere riportata all'esperienza ipnotica perché ogni  
esperienza è per noi ipnotica, ed il suo persistere è legato ad un  
monoideismo che si sviluppa in noi e che determina attenzione e  
concentrazione mirata e protratta in quella specifica direzione.
Ma se apprendimento e memoria sono processi che si possono spiegare in  
se perché ricorrere all'ipnosi?
Noi riportiamo l'esperienza dell'ipnosi, dunque la trance ipnotica  
connessa, perché la fenomenologia che si sviluppa con essa è  
evidente, misurabile, riproducibile ed esportabile in soggetti  
differenti, per tale ragione insistiamo sull'affiliazione di questo  
tipo di esperienza mentale, non è possibile, al contrario, avere la  
stessa chiarezza di come produrre con facilità apprendimento e  
memorizzazione in una persona.
Ogni individuo ha le sue esperienze di trance ed è in grado di  
ripeterle, il nostro senso critico, riportandoci ad un senso razionale  
e condiviso ci riporta all'esperienza dell'ovvio, un esperienza  
scontata e ripetitiva che si auto convalida, il bambino ha avuto  
apprendimento di una realtà, l'adulto ha un consolidamento della  
stessa, un continuo rinforzo necessario alla sua stessa esistenza, la  
memorizzazione è collegata a questa fase seguente all'apprendimento,  
l'ipnosi ci mostra il come avviene questo, le neuroscienze ci dicono  
perché avviene questo.
A conclusione di questo breve escursus possiamo riportare un pensiero  
di Milton Erickson molto attinente al nostro discorso, lui disse:  
"L'ipnosi non esiste, tutto è ipnosi".
— Post From My iPod Marco Chisotti
Dr. Marco Chisotti
Psicologo Psicoterapeuta
Ipnosi Terapeuta
Cell. 3356875991
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