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Foglie d’autunno. Marco Chisotti.

Foglie d’autunno. Marco Chisotti.

Mi son fatto l’idea che esistano categorie diverse di persone e senza pretesa, in modo leggero, più per diletto provo a declinare alcune categorie di loro.

Un idea che mi son fatto è che esistano certe persone che chiamo “fondamentalisti intelligenti” son persone che non ti danno scampo e non danno scampo neppure a se stessi, dicono quello che pensano e lo sostengono ad oltranza, non si danno pace fintanto che non hanno sviscerato fino in fondo un argomento, ma senza mai prenderselo a cuore, quasi senza emozionarsi, si suggestionano ma come prendendosi un raffreddore dopo qualche giorno gli passa, i dubbi li hanno In quanto son appunto intelligenti, non vanno d’accordo con altri “fondamentalisti intelligenti”, sono difficili da seguire quando entrano in merito alle loro battaglie cognitive, son caparbi e spesso hanno ragione, quella, la ragione, infatti non gli manca, sono molto interessanti, indagano analizzano ed archiviano con grande facilità e capacità. Essendo intelligenti hanno compreso che far del male fa male, per il principio ecologico se tu rendi tossico un ambiente, quello in cui vivi, l’ambiente rende tossico anche te, sono sostanzialmente buoni, ma più per intelligenza che per cuore. Naturalmente ci sono anche i fondamentalisti stupidi ma quelli son già conosciuti ne parlano tutti i giorni sui giornali e lascio a chi se ne interessa l’analisi delle loro “qualità”.

Un altra categoria di persone sono i “possibilisti intelligenti” della serie vivi e lascia vivere, al massimo siediti sulla sponda ad aspettare che prima o poi passa di lì il tuo nemico, sono molto dubbiosi, scettici, ma non per questo poco curiosi, anzi proprio perché dubitano approfondiscono e studiano con interesse ed attenzione, tra loro ci sono quelli intelligenti che archiviano e memorizzano e quelli intelligenti creativi che creano e dimenticano, sono affascinati da tutto perché se ne dimenticano velocemente. Sono buoni e lo sono di cuore, Capaci di metter da parte la ragione se serve per i sentimenti, di solito va tutto bene fino a che va bene per tutti, ma vanno d’accordo alla fine con tutti. Sono pochi i “possibilisti stupidi” non vale la pena di parlarne.

Ci sono poi quelli che vorrei definire “fondamentalisti possibilisti intelligenti”, hanno tanti limiti ed hanno affinato l’abilità a trovare risorse dove altri si danno per spacciati ed alla fine la loro fede e speranza li premia, credono ci sia la possibilità di capire ma si arrendono alla complessità, all’infinito della conoscenza, mi viene in mente la filosofia del protagonista del film “La leggenda del pianista sull’oceano”, film italiano del 1998 con Tim Roth, regia di Giuseppe Tornatore, film molto bello da vedere, dove lui, un pianista superlativo, un giorno quando il transatlantico dove è nato e su cui ha vissuto tutta la sua vita arriva al porto di New York decide di scendere ma poi a metà della passerella si ferma osserva l’immensa città dinnanzi e torna indietro, alla fine del film racconterà il motivo, quella città era infinita una tastiera con un numero infinito di tasti non la poteva suonare, erano troppi, molto intrigante il senso dell’infinito per me e cerco di tirarmene fuori.

I “fondamentalisti possibilisti intelligenti” sono un paradosso ed un controsenso per certi versi ma sento che hanno la capacità d’adattarsi e di negoziare con la vita, qualcuno direbbe magari di vivere di compromessi, ma credo che siano sensibili all’irreversibilità del tempo e sanno quanto ne resti poco di tempo da vivere e quanto sia meglio viverselo più che fumarselo. Per loro le cose possono sempre andar bene e son legati alla filosofia funzionalista “Basta che funzioni”, bellissimo film di Woody Allen del 2009 che consiglio. È per questo motivo che queste persone le considero intelligenti, riconoscono i propri limiti e cercano solo le soluzioni, solitamente sono buone proprio perché riconoscendo i propri limiti non pretendono, si accontentano e rispettano i limiti degli altri, così risulta difficile esser cattivi.

Vi lascio immaginare la categoria delle persone “fondamentaliste possibiliste stupide” ma le potete solo immaginare in quanto la selezione naturale le ha spazzate via.

Ho voluto scherzare un po’ ma mi preme sottolineare che si vive sempre una filosofia di vita anche quando si pensa di non viverla, esserne consapevoli aiuta.