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La vita tra vuoti e pieni. Marco Chisotti.

La vita tra vuoti e pieni.  Marco Chisotti.



C’è chi ama leggere e chi ama scrivere, ultimamente amo di più scrivere, mi sento la testa piena ed ho bisogno di svuotarla ogni tanto, poi ho bisogno di essere protagonista dei miei pensieri, ogni tanto, e per scrivere bisogna esserlo.


La vita è un po’ piena e un po’ vuota, è piena di gioia di allegria di passione, è vuota di malinconia, di tristezza e solitudine, almeno così mi piace pensarla, sì vive in diretta quando si pensa al mondo, si vive in differita quando lo si contempla, se ti batte il cuore sei in diretta, se osservi, pensi, ti trovi in indiretta, così mi sembra un po’ piena e un po’ vuota, la vita intendo.


Ogni tanto si passa il tempo a chiedersi se si sta in un periodo in cui la vita è vuota, ma forse si è già in un momento in cui la si sta riempiendo di pensieri, parole, confronti.


Ho passato diversi momenti della mia vita per lunghi periodi molto piena, in altri periodi mi è parsa vuota e non è male ne piena ne vuota sono momenti molto differenti, sono esperienze che si accumulano e ci fanno sentire diversamente le cose.


Pensando alle nostre esperienze come piene o vuote e quindi anche alla vita, partendo dall’esperienza degli stati mentali, credo siamo impossibilitati a vivere oltre i nostri stati mentali, sto scoprendo sempre più la forza degli stati mentali attraverso le piccole esperienze del mondo quotidiano, l’ipnosi con cui lavoro è indubbiamente il mezzo migliore per mettere in luce gli stati mentali, ma nel quotidiano basta un semplice momento di concentrazione per capire quanto sia facile entrare in uno stato mentale e vivere pensieri e sensazioni particolari. Gli stati mentali sono costantemente dei pieni e dei vuoti della nostra vita.


Quando si guarda un film mi piace andare dietro la storia raccontata come a rivedermi protagonista, da buon costruttivista ho imparato che tutta la vita è una storia, la nostra storia, quella che ci raccontiamo, quella che ascoltiamo dagli altri, tutte le cose che ci raccontano sono storie, sono storie quelle che si dicono agli amici, agli insegnanti, quelle che ci raccontano i maestri, sono storie quelle che ci raccontano i giornalisti, i professionisti, sono tutte storie belle, interessanti, importanti, ma non possono che restare storie raccontate da qualcuno per qualcun altro, questa la vita raccontata, questa la vita piena, il vivere la vita è un altra cosa, è esser solo con te stesso, il vivere è un vuoto che si riempie poco alla volta fino a finirla, la vita intendo.


Mi piace credere che mi sto raccontando una storia, una storia sulla mia storia, quando parlo di un mondo pieno o di un mondo vuoto racconto la storia che definisce, descrive, il mondo, la vita, forse una storia che conosco già, una storia che sto costruendo in questo momento, la vita, così alle volte la vita la conosciamo già, alle volte ci sorprende, alle volte la vita è piena, altre volte la vita è vuota.


Il vuoto si abbina all’idea del silenzio, è importante pensare al silenzio e viverlo, io ho bisogno di momenti prolungati di silenzio quasi come se nei momenti passati, nel silenzio potessi mettere ordine nei miei pensieri.


Quando si occupa il tempo con esperienze che ci guidano siamo in una vita piena, la vita piena ti rapisce, ti coinvolge, è la più diffusa, la più amata, ai bambini sì da tantissima vita piena, gli si riempie il tempo costantemente di pieni. Veniamo educati a riempire la nostra vita di pieni, il mondo occidentale e tutto quanto pieno. In oriente si hanno molti più momenti e tempi vuoti, si medita, si sta con se stessi pregando ed orientandosi al vivere, molti vuoti orientali sono anche strutturali, si dice dell’arte giapponese come di un’arte semplice, fatta di poche cose, una cultura fatta più di vuoti, che di pieni, diverso è il loro mercato di scambio con l’Occidente, è completamente pieno.


Le emozioni solitamente vengono dopo un periodo di piena, di vita piena, attività piena, testa piena, sono stati mentali intensi che spiazzano la nostra mente vuota. Credo che sostanzialmente la nostra vita sia un po’ come la nostra mente e la mente di per se è vuota, come la vita, non ha un significato, siamo noi a darglielo, la vita va riempiendosi poco alla volta scegliendo, decidendo, trovando dei traguardi, costruendo, alla fine la vita si riempie di significati e diventa qualcos’altro. 
Sto aspettando che la mia vita si svuoti è un momento di piena il mio, alle volte lasciandola andare sì ottiene quello spazio e quel tempo per rivivere.