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Lo spessore delle cose. Marco Chisotti.

Lo spessore delle cose. Marco Chisotti


Le cose che mi circondano sono cambiate nel tempo, l’ordine con cui uso le cose, l’importanza che do alle cose, il valore, un tempo ricordo le cose dovevano durare e ci si affezionava per questo ad esse, i vestiti ricordo erano fatti per durare, si sentiva la consistenza degli oggetti.
Oggi mi accorgo che mi affeziono sempre meno alle cose, cambio con facilità ogni genere mi posso permettere, le scelte sono funzionali e non più durature, tutto sembra più astratto d’un tempo, l’ordine con cui mi oriento ad usare le cose è per me spesso casuale, non bado a preservare gli oggetti, non fanno in tempo a logorarsi che vengon cambiati.
Lo spessore degli oggetti è così cambiato, e con essi son cambiate le abitudini, gli interessi, le attenzioni, non bado più a molte delle cose di cui mi circondavo, l’orologio, il braccialetto, la catenina, non porto più nulla addosso, al loro posto mi ritrovo ad aver sempre con me il cellulare, sottile, leggero, il portamonete ingombrante pieno di cose che potrebbero servire, documenti, tessere, oggetti di basso spessore e di grande valore, oggetti sottili, quasi impalpabili, che ti rendono riconoscibile, che parlano di te, che dicono chi sei, come devi essere considerato.
Mi muovo attraverso le cose che cambiano, mi muovo costantemente facendo molta strada avanti ed indietro, vivo tra  notizie continue che mi seguono, mi accompagnano ed alle volte mi precedono, tutte cose con spessore differente, cose più importanti, cose meno importanti.
Mi accorgo alle volte che come le cose così anche le persone rientrano in spessori differenti, a seconda delle circostanze, delle situazioni, dei momenti, dei periodi, le persone, come le cose, son cambiate nel tempo, per come le vedo le sento, le vivo.
Così cambiano i legami con le cose nel tempo quello che oggi ti lega e che senti importante, domani finisce nel sotto scala, nel ripostiglio, sul balcone, in garage, lo dismetti, lo dimentichi, lo cambi. Alle volte le cose si perdono, spariscono, ci si dimentica d’averle, se ne fa a meno, le cose passano, noi come le cose per gli altri passiamo, ci perdiamo, ci dimentichiamo, spariamo.
Credo che la nostra percezione delle cose, del loro spessore, della loro presenza nella nostra vita, sia simile nel tempo alla nostra percezione delle persone, le relazioni cambiano, le abitudini cambiano, cambiano le nostre percezioni, come cambiano le idee, i pensieri, qualcuno rimane, altri spariscono e se non ci viene rammentato, o non c’è più l’occasione di tenersi in contatto ci si perde, non ci si riconosce più, ciò che non è sotto i nostri occhi difficilmente ci rimane in mente, difficilmente lo incontriamo, lo frequentiamo. 
È normale che le cose cambino spessore e noi con loro, è normale che certe cose non ci siano più, perché le cose alle volte si consumano, altre volte si sostituiscono, alle volte si perdono, spesso si dimenticano.
Le persone come le cose invecchiano, son sostituite, cambiate, non ci si trova più con loro, non ci si vede più con quel vestito, con quelle scarpe, con quelle persone, si cambia, ci si trasforma ed il resto, gli altri, si allontanano, non fan più parte delle cose che riconosciamo, delle persone che utilizziamo, che ci circondano.
Altre volte le cose scompaiono, o son dimenticate, alle volte son riesumate, le cose come le persone, noi loro, tutti, nessuno. 
Ora andrò a chiudere la giornata che si è consumate tra le cose e le persone, alcune vicine altre lontane, e come ogni momento in cui sento di esistere andrò a cercare quello che mi son perduto ed a dimenticare quello che non posso più pensare.