Umano …… troppo umano.
“Si sbaglierà di rado se si ricondurranno le azioni estreme alla vanità, quelle mediocri all’abitudine e quelle meschine alla paura.” Friedrich Nietzsche.
Un pensiero per spiriti liberi, per quelle persone che pensano che l’amore debba venire prima della verità.
Ho scoperto tante volte di non esser capace di proferire giudizi con disinvoltura e non riuscivo a capirne il motivo poi pensandoci bene e confrontandomi col pensiero di chi ha saputo fare filosofia, e non semplicemente storia della filosofia, son venuto a capo di questo mio limite, io antepongo l’amore alla ragione, culla della verità, antepongo il rispetto dell’altro al suo “peso”.
È troppo facile giudicare, troppo semplice fare il giudice dimenticando d’esser fatti per l’amore, magari nati da un gesto d’amore, un qualcosa che se anche non ha un senso assoluto per me è fonte di vita, l’amore per una rosa fa di quella rosa la mia rosa, il mio amore per te fa di te il mio amore, se vivo anteponendo l’amore alla ragione allora antepongo il soggetto o l’oggetto del mio amore alla ragione/verità stessa.
Nietzsche scrisse “Umano troppo umano” ed il titolo della sua opera mi è rimasto nel pensiero, sto notando che nel mio pensiero si intrecciano sempre e solo più le cose o le persone che amo, con gran difficoltà a farle uscire, una volta custodite dal mio pensiero.
In molte persone noto la facilità d’anteporre la ragione al sentimento d’amore, credo che l’uomo andrebbe accettato nel suo libero arbitrio perché è uomo e come tale accetta di stare alle regole umane, la libertà d’essere tutti uguali, tutti ugualmente meritevoli d’esser su questa terra, di svolgere la propria vita nel rispetto di coloro che hanno i nostri stessi meriti.
Mi son subito accorto dell’impossibilità a continuare un discorso d’amore siffatto, è bene che torno tra i confini del mio seminato, l’identità uomo e la sua libertà d’essere e di vivere, aumentare alle persone le loro possibilità di scelta ed insegnargli ad agire per conoscere e vivere meglio, come conseguenza.
Mi piace pensar d’essere un po’ filosofo, cedendo volentieri il mio “essere psicologico”, credo che la psicologia, come la filosofia debbano essere di tutti e non di una categoria professionale, nella vita bisogna avere la capacità di scegliere segni e simboli e lasciarci guidare da valori, credenze che sappiamo essere giusti per noi, si deve vivere con consapevolezza, attraverso le sensazioni e le emozioni, in relazione con noi stessi, con gli altri e col nostro inconscio, attraverso un dialogo costruttivo e vitale.
Esistono almeno 4 forme di libertà la libertà fisica, senza catene, la libertà psicologica, poter scegliere e decidere, la libertà di idee e di pensieri, e queste prime tre sono le libertà di valori, poi esiste la libertà metafisica, la libertà come assenza di determinismo, questa ultima libertà metafisica riguarda la volontà umana, posso vedere che in ogni esperienza umana c’è un insieme di ragioni positive e un insieme di ragioni negative, il nostro intelletto mostra alla nostra volontà un motivo positivo e noi ci muoviamo, scatta un atto di volontà, il nostro intelletto è guidato dalla volontà, il desiderio, la nostra volontà aderisce al bene, se voglio una cosa la mia volontà chiede solo un buon motivo per poter fare la cosa desiderata.
La libertà metafisica rappresenta il momento in cui puoi scegliere e decidere, non sei vincolato, sei libero di scegliere, io dico alla mia volontà ciò che desidero. Ma la condizione di libero arbitrio, tale è la libertà metafisica è disgraziata perché niente e nessuno può lasciarmi tranquillo, devo sempre scegliere e decidere, ogni scelta mi condiziona, è il nostro tormento esser liberi, perché si è liberi di dover continuamente scegliere e decidere nella vita, noi possiamo esser angeli o demoni, ma non possiamo non decidere d’essere o angeli o demoni, abbiamo la responsabilità della nostra vita, la vita dell’essere.
Quando entro nel mondo della filosofia mi accorgo che è necessario responsabilizzarsi, questo da un lato è bello ed importante, son orgoglioso di prendermi la responsabilità del mio vivere, dall’altro lato mi incontro con la mia umanità, coi dubbi, le incertezze, i desideri, i bisogni, ed il mondo semplice ed innocente che ho lasciato, prendendo la strada del libero arbitrio, sparisce per sempre.
Vi lascio al vostro amore come sentimento barcamenante tra l’io e l’altro, vi lascio immaginare ciò che desiderate, vivere quello che volete, sentire ciò che riuscite a distinguere dal tutto, un tutto inimmaginabile, invivibile, indistinguibile, vi lascio al vostro “io” libero.