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Cambiamento creativo nelle relazioni. Marco Chisot…

Cambiamento creativo nelle relazioni. Marco Chisotti.


Sono ormai 15 anni che conduco la Scuola di formazione in Ipnosi e Counselling Costruttivista, mi son dedicato a trovar sempre ciò che funzionava nell’aiutare le persone a cambiare, ed ho mantenuto un preciso interesse, mai mutato nel tempo, mischiare assieme i principi teorici e pratici più diversi presi dal mondo della psicologia, delle neuro scienze, della medicina, della filosofia, dell’antropologia, della fisica, della cibernetica.
Volevo portare alle persone i principi attivi, così chiamo le cose che danno risultati, del cambiamento psicofisico, ho sempre pensato che ci fosse qualcosa che poteva funzionare meglio e che non mi importava da quali studi o presupposti derivasse, ho imparato che il cambiamento non risponde a precise regole replicabili, viaggia piuttosto sul principi casuali e creativi.
Son sempre più convinto che i fatti della vita non si capiscono bensì si costruiscono, e si implicano nelle relazioni con se stessi, con l’ambiente e con gli altri, noi costruiamo una realtà in ogni stato mentale che viviamo, all’interno dello stato mentale siamo protetti e difesi, come in un bozzolo, siamo costantemente aggiornati su di noi dal nostro stato mentale che ha la nostra memoria e tende a vivere in autonomia rispetto alla realtà esterna.
La relazione è lo spazio del vivere, ma le relazioni troppo spesso sono limitate dai ruoli, quando cresciamo da bambini e poi nel periodo adolescenziale cambiamo, ma il cambiamento nella crescita è inevitabile, mentre quando viviamo cambiamo in funzione del bisogno di adattamento, scegliamo e decidiamo, maturiamo le nostre responsabilità e la nostra coerenza verso la nostra identità.
Esistono diverse relazioni che vanno distinte da quelle dedicate ai nostri simili, prima di tutto siamo in relazione col nostro corpo, di conseguenza, attraverso il nostro corpo, le nostre azioni, i nostri sensi, siamo in relazione col mondo esterno, in un mondo fatto di azioni, sensazioni ed emozioni, vi sono poi tutte le relazioni vissute con gli anomali, che per similarità le si possono affiancare col mondo delle relazioni umane.
Le relazioni più significative sono quelle col mondo umano, per quanto riescano a coinvolgerci ed a cambiarci, per come ci impegnano attraverso il mondo delle idee e delle emozioni, la prima è senza dubbio la relazione che abbiamo con noi stessi, il nostro “dialogo interno”, poi ci sono le relazioni intime, dove ci si concede un completo coinvolgimento e contatto psicofisico, ad un secondo livello ci sono le relazioni personali, quelle che abbiamo con i nostri famigliari ed i parenti prossimi, ci sono poi le relazioni sociali, dove giochiamo il nostro ruolo nel mondo del lavoro e nell’impegno sociale, a seguire ci sono le relazioni pubbliche, sono caratterizzate da tutti i contatti con persone che non conosciamo direttamente ma che si trovano in contatto con noi.
Il cambiamento avviene attraverso le relazioni, attraverso l’intelligenza creativa, l’intelligenza intuitiva, l’intelligenza motoria e quella sensoriale, l’esperienza è la causa del cambiamento perché lo stimola, lo muove ed alle volte lo guida, l’esperienza porta i principi attivi, quei presupposti cognitivi, intuitivi, dinamici e sensibili che ristrutturano e ricombinano i nostri ragionamenti, le nostre intuizioni, le azioni e le sensazioni, modificando la nostra intelligenza in tutte le sue forme.
Inizialmente tutto era confuso e poco chiaro, ora vedo meglio certi confini, a furia di percorrerli e tracciarli, mi accorgo che tutto è più semplice di quanto non appaia ad una prima occhiata.
Intanto credo si debba partire dal concetto di stato mentale per comprendere il percorso del cambiamento, uno stato mentale va considerato come l’equilibrio tra i pensieri razionali, nonché le intuizioni, e sensazioni, quelle che vengono dal corpo e quelle che arrivano dai sensi.
Ogni stato mentale possiede una sua memoria che lo rende indipendente alle altre esperienze, ogni stato mentale è dunque un mondo a se, un equilibrio ed una relazione dinamica tra forma, il mondo delle idee e delle intuizioni, e processo, il mondo delle azioni e delle sensazioni.
Cerchiamo di rimanere negli stati mentali che ci fanno star bene, dove ci sentiamo protetti, riconosciuti nella nostra identità, quando si cambia si modifica lo stato mentale e ci si riconosce in una identità differente, più il cambiamento avviene in modo graduale e più ci si mantiene in equilibrio, uno stato mentale che si mantiene nel tempo, più il cambiamento è istantaneo, più lo stato mentale viene modificato perdendo continuità rispetto allo stato mentale precedente, si diventa una persona diversa.
La creatività è alla base dei processi di cambiamento, solo un approccio creativo ha alte probabilità di perturbare un sistema favorendone il cambiamento, tutto ciò che rientra nella consuetudine è facilmente neutralizzabile e non lascia traccia.
Un approccio multimodale è una vera apertura alla pragmatica del cambiamento, portando l’attenzione al processo si affronta in modo concreto e diretto la vita, agire per conoscere, rimanendo nella forma si rimane nell’astratto, nel mondo delle idee, aumentando le possibilità di scelta, ponendo l’attenzione al mondo della relazione si comprende come le parti che entrano in gioco sono due facce di una stessa medaglia, ma allo stesso tempo sono due gocce che finiscono nell’oceano della vita.

Disegno di Alice Chisotti.