Illusioni speranze certezze.
La dimensione dell’umana intelligenza spazia attraverso i limiti e le possibilità della sua struttura. Una visione delle potenzialità dell’ipnosi.
Son convinto di molte potenzialità del nostro cervello ma ogni potenzialità come tale manifesta delle necessità.
Il cervello non può riconoscere la particella “non” in modo anticipatorio, se dico non pensare ad un cavallo tu sei costretto ad immaginarti il tuo cavallo ed in un secondo tempo eliminare il cavallo, deve fare un operazione per attuarne un altra.
In tale prospettiva credo sia essenziale considerare che molte attività del nostro cervello sono essenziali per generarne altre.
Proverò ad analizzare alcuni aspetti della cognizione da un punto di vista pragmatico, in modo da evidenziare limiti e possibilità del pensiero.
La coscienza o consapevolezza necessita di alcuni passaggi attraversando i quali è possibile raggiungere la consapevolezza.
Partendo dalle prime esperienze infantili noi abbiamo bisogno di immedesimarci nelle persone per poter raggiungere una competenza, dobbiamo imitare, copiare un comportamento per poterlo acquisire.
Nella crescita il concetto “Fai come se….” si affina e buona parte della consapevolezza passa attraverso degli automatismi che via via perdono l’essenza dell’imitazione diretta tenendo i passaggi che rendono funzionale il processo, ma mantenendo il risultato finale.
Noi continuiamo a mantenere l’imitazione come processo di acquisizione di competenze, ma perdiamo l’immedesimazione diretta alla persona estrapolando il dettaglio da acquisire.
Ma l’immedesimazione ha effetti positivi altrimenti non si spiegherebbero le immedesimazioni in animali o persone, tipiche delle persone in fase di apprendimento di esperienze.
Tutti i processi empatici hanno bisogno di immedesimazione, i processi emotivi sono facilitati dall’immedesimazione.
Il sogno e l’immaginario focalizzano ed ampliano i processi immedesimativi amplificando la consapevolezza.
Si può considerare i vari passaggi dell’apprendimento attraverso tre linee di esperienza.
Una prima linea imitativa e semplice legata alla struttura delle funzioni del cervello rettile, avvicinamento ed allontanamento dalle esperienze ed accettazione della loro fattibilità attraverso l’immedesimazione, non ho bisogno di buttarmi giù da un dirupo per constatare che mi posso ammazzare, questi semplici processi non sono a livello cosciente diretto, son processi fisiologici e legati all’incolumità personale, alla protezione ed alla difesa.
Una seconda linea di apprendimento ha a che fare con il concetto di appartenenza ad accudimento, qui l’immedesimazione è presente a livello emotivo, il voler bene, il prendersi cura, il sentire di appartenere ad altre persone, il sentirsi uniti a loro, a livello di sensazioni, desideri volontà. In questa fase di attività si trova implicato il nostro cervello mammifero, la memoria immaginaria, il ricordo emotivo, il sogno e l’immaginazione amplia le sensazioni e le emozioni di appartenenza e stima, la gratificazione sociale di appartenenza.
Una terza linea di apprendimento si sviluppa a livello di neo corteccia, qui si possono attuare innumerevoli esperienze di consapevolezza e apprendimento nel modo delle idee, pensieri sintetizzati con simboli che richiamano emozioni e sensazioni, dei collegamenti trasversali tra i diversi livelli di esperienza.
In una tale visione trasversale un simbolo permette di attivare un uso funzionale ai livelli inferiori, percepiamo, riconosciamo, utilizziamo contemporaneamente le nostre esperienze usando tre livelli differenti di apprendimento, per immedesimazione, per empatia, per simbolismi.
I tre mondi di acquisizione dell’esperienza sono distinti e differenti ma convivono in ognuna delle persone, con prevalenze strutturali di ognuna delle tre esperienze presenti.
Ci son persone più logiche razionali, persone emotive partecipative, persone istintive individuali.
Ora questo abbozzo semplice e senza pretese vuole solo indicare come poter aiutare in modo più mirato le persone nell’affrontare le loro esperienze, ogni livello di apprendimento necessita di atteggiamenti differenti.
Il primo livello, il cervello antico come quello di un bambino che fa le sue prime esperienze, è esperienziale, l’imitazione è funzionale, usare il corpo e l’immedesimazione per ottenere un cambiamento, la suggestione è funzionale, è il livello della speranza.
Il secondo livello è legato al cervello mammifero, all’affettività e l’amore, le emozioni, si cambia attraverso la partecipazione, il coinvolgimento, il confronto diretto, come l’atteggiamento di un adolescente che cerca gli altri, persuasione e fede sono gli elementi che si attivano a questo livello.
Il terzo livello è legato al cervello evoluto nella neo corteccia, il simbolismo, ed il mondo delle idee sua conseguenza, permettono l’apprendimento del mondo dell’adulto, il convincimento è fondamentale per procedere al cambiamento, solo le prove dirette e sperimentali permettono di accettare un apprendimento.
L’ipnosi lavora su tutti e tre questi livelli, rendendo consapevole in ogni persona del fatto che le nostre reazioni alle esperienze della vita sono un mix di questi differenti livelli di apprendimento.
Le pratiche dell’Ipnosi si sono sviluppate attraverso livelli differenti partendo dal primo livello di esperienze ipnotiche di tipo diretto ed impositivo, l’ipnosi paterna per intenderci, che fa leva sui livelli suggestivi, una particolare attenzione al comportamento. Un ipnosi legata ai primi nomi importanti come Franz Anton Messmer, l’Abate Faria, Joseph Breuer.
In un secondo tempo poi si è sviluppata un ipnosi coinvolgente attraverso esperienze emotive e persuasive, dove si sono accentuate le componenti di cura e accudimento, l’ipnosi materna comunemente detta, lo sviluppo dell’immaginario e delle metafore. È il tempo di personaggi come Jean Martin Charcot, Braid, Elmann e tanti altri spesso medici e guaritori.
Maturando la consapevolezza dell’esperienza ipnotica via via personaggi come Milton Erickson, Ernest Rossi, Jay Haley, Jeffrey Zeig, sono riusciti a portare la consapevolezza del lavoro ipnotico introducendo gli stati mentali e le funzioni che si acquisiscono operando in modo multimodale sulla persona.
L’approccio multimodale che utilizziamo nella S.I.C. Scuola di Ipnosi Costruttivista, porta il nostro contributo alla conoscenza e consapevolezza del cambiamento, usando ipnosi e costruttivismo corpo sensibile e movimento, cognizione razionale ed intuitiva.
Spero si pongano sempre maggiori attenzioni agli stati mentali che si sviluppano nella crescita e che ci portano ad apprendere il vivere in ogni sua forma, nel bene come nel male. Son convinto che studiando gli effetti del nostro funzionamento mentale, le maturazioni i limiti e le possibilità dell’intelligenza Possiamo capire meglio l’utilità delle speranze, la forza delle illusioni, il bisogno di certezze certezze, la dimensione dell’umana intelligenza per come spazia attraverso i limiti e le possibilità della sua stessa struttura, come dice il secondo principio della cibernetica: “Noi non possiamo prescindere da come siamo fatti per dire come siamo fatti.”
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