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IPNOSI COSTRUTTIVISTA: LO STATO DELL’ARTE

IPNOSI COSTRUTTIVISTA: LO STATO DELL’ARTE

di Marco Chisotti

Ormai lo studio dell’ipnosi si sviluppa in un contesto interdisciplinare; sono finiti i tempi in cui si cercava di spiegare l’uomo (ontologia) e le sue fenomenologie (azioni, comportamenti) solo attraverso un’unica disciplina.

L’ipnosi costruttivista è una dottrina antropo – socio – psico – fisio – logica, che spiega le fenomenologie partendo da cinque discipline filosofiche – scientifiche differenti: psicologia, medicina, cibernetica, costruttivismo e neuroscienze.

Ogni disciplina menzionata permette di comprendere un diverso aspetto di quelle che potremmo definire le regole di funzionamento, in senso ontologico, dell’individuo.

A – Gli aspetti più vicini alle Scienze Psicologiche riguardano in particolare:

1. La psicologia della Gestalt (psicologia delle forme). Importante il lavoro di Fritz Pearls, con il “gioco delle parti”: un individuo per strutturare un dialogo con se stesso, deve ideare un alter ego di riferimento al quale rivolgersi.

2. La psicologia dei costrutti personali di G. A. Kelly. Il suo presupposto principale è: “Noi siamo psicologicamente canalizzati dal modo in cui anticipiamo gli eventi”.

3. L’ontopsicologia, con il concetto di intenzionalità psichica: un’intenzione inconscia viene portata avanti dal soggetto al di là della sua razionalità.

4. La psicologia sistemica, con la concezione dell’individuo come parte di un sistema di individui di riferimento: famiglia, gruppo di pari, equipe di lavoro. Tutto ciò è soggetto a regole che vanno oltre la considerazione individuale della vita.

5. La psicologia comportamentale con gli studi di Pavlov sul condizionamento e lo sviluppo emotivo.

6. La psicologia evolutiva con gli studi di Jean Piaget sulla costruzione della realtà, da parte del bambino.

B – Gli aspetti impliciti delle Scienze Mediche riguardano:

1. Aspetti anatomo – fisiologici della struttura del cervello (come il SAAR – Sistema di Attivazione Reticolare).

2. Aspetti fisiologici del funzionamento neuro – psichico.

3. Aspetti funzionali della genetica.

C – Gli aspetti che riguardano le Scienze Cibernetiche comprendono:

1. Il primo principio della cibernetica, con il concetto di retroazione o feedback, sviluppato per primi da Miller, Galanter e Pribram, nell’unità TOTE (Test – Operate, Test – Exit).

2. Il secondo principio della cibernetica, con il modello di osservatore – osservato, dove ogni descrizione del reale è fatta da un osservatore, che non può prescindere da come è fatto per descrivere ciò che osserva.

D – Il Costruttivismo, una disciplina filosofica che alla domanda ”Cos’è la realtà, una costruzione o una scoperta?”, risponde “Una costruzione”. E’ una concezione dell’uomo, responsabile diretto ed indiretto, della sua vita. Il cervello dell’uomo è considerato un vero e proprio emulatore di realtà.

E – Le Neuroscienze, con gli studi sull’intelligenza razionale, soggetta al QI (Quoziente Intellettivo) e l’intelligenza emotiva, soggetta al QE (Quoziente Emozionale). Le Neuroscienze studiano la complessità del cervello e le sue funzioni emulatrici di realtà.

L’ipnosi è uno stato mentale complesso, che per essere compreso ha bisogno di una visione interdisciplinare, che sia in grado di spiegare aspetti fisiologici e psicologici, fino a giungere a considerazioni di ampio respiro, dove possano rientrare esperienze quali l’ipnosi regressiva.

E’ possibile annoverare l’ipnosi nella psicologia degli stati mentali, che sono di quattro tipi differenti:

1. Lo stato di veglia, caratterizzato da una massiccia presenza di onde b, ad alta frequenza, indici di un’attività mentale accelerata a circa 80 cicli il secondo (ogni ciclo corrisponde ad un’onda di connessione tra la neocorteccia ed il talamo, una sorta di scanner che rileva ad ogni ciclo lo stato dell’attività cerebrale e le sue eventuali variazioni).

2. Lo stato di trance o stato di ipnosi, caratterizzato da un’attività cerebrale ridotta a metà, di circa 40 cicli il secondo, con massiccia presenza di onde a.

3. Lo stato di sonno, caratterizzato da momenti di ridottissima attività psichica.

4. Lo stato di coma, con attività limitata alla sfera neuro – vegetativa.

Alla luce di tali considerazioni, legate al nostro modello di ipnosi costruttivista ed alla visione olistica dell’uomo che ne consegue, è possibile ipotizzare che le figure rappresentative di discipline quali ad es. la psicologia, la medicina, la biologia, le neuroscienze, ecc., dovranno necessariamente abbandonare la loro specificità, per abbracciare una nuova visione di insieme.

Nel caso specifico, il futuro psicologo sarà il saggio (filosofo/tecnico), il méntore; avremo sempre più bisogno di persone che sappiano guardare nell’insieme il “reale”.

Queste figure guida non si limiteranno più a sviluppare la loro competenza (visite mediche, consulenze psicologiche, terapie, ecc), bensì interpreteranno i segni ed i simboli che ogni singolo individuo porta con sé. La visione olistica dell’essere umano sarà la chiave di volta dei meccanismi di cambiamento e guarigione. Le terapie non si baseranno più sull’utilizzo di dosaggi farmacologici o prescrizioni medico – psicologiche, dove il paziente è spettatore della propria guarigione/cambiamento, ma su percorsi di ricerca spirituale in cui gli interventi si svilupperanno in armonia con l’ideologia di riferimento personale.

In tal modo il paziente non sarà più spettatore, ma attore protagonista, sarà rispettato nella sua totale integrità psicofisica.

Questa sarà la condizione che renderà possibile, anzi necessaria, la ricerca di una filosofia di vita che s’innesti nell’individuo con i mezzi che ha a disposizione; la semeiotica sostituirà sempre più il linguaggio, che sarà arricchito di forme di facile ed immediata comprensione ed utilizzo.

Gli scienziati hanno calcolato che, nel 2010, la conoscenza umana raddoppierà ogni 15 minuti. Se cos’ sarà, si aprirà un nuovo “Medio Evo culturale”, dove le tante figure specialistiche, scollegate tra loro, renderanno estremamente difficili gli approcci olistici e le visioni di insieme della vita.

Si renderà necessaria la nascita di una nuova figura guida, che potremo definire méntore.

Il méntore passerà del tempo con la persona e le trasmetterà modelli e formule da usare; la psicoterapia diventerà un apprendistato dove il terapeuta, movendosi e comportandosi come un “sacerdote”, per il quale il rito è sacro, permetterà un accesso diretto all’inconscio dell’individuo.

La vita sarà sempre più emozioni e volontà, sensazioni e percezioni. Provare qualcosa e collegarlo ad una spiegazione, ad un linguaggio (semeiotica) di riferimento, sarà il “catalogo” del vivere quotidiano; ad es. ci si rende conto quanto la moda, oggi, sia un codice di comportamento possibile.

Parleremo per come ci muoveremo, per come ci vestiremo, per come penseremo; tutto si unificherà in modelli globalizzanti, dove ogni scelta sarà dipesa dal nostro stile e filosofia di vita.

Queste nuove figure di riferimento saranno i “trainer” dell’anima (guide spirituali o méntori), di un’esistenza scelta e decisa, conseguenza di stabili e duraturi momenti di benessere e prosperità individuali.

L’identità diverrà un rifugio preciso e sicuro cui riferirsi. Ciascuno si percepirà, si riconoscerà e si utilizzerà, per essere percepito, riconosciuto ed utilizzato a sua volta.

In questa prospettiva, il percorso che vedo vincente è un percorso di crescita e cambiamento personale, che permette di stabilire entro se stessi un criterio di scelta e decisione. Nella mia visione di ipnosi costruttivista, le figure guida del domani saranno:

1. Il counsellor, un individuo che catalizza le scelte delle persone e aumenta le loro possibilità.

2. Il coacher, colui che accompagna, suggerisce percorsi, orienta la vita delle persone.

3. Il mentore, colui che traccia un percorso nella ragione e nelle emozioni. Vive in prima persona, “collauda” ciò che suggerisce e diviene il modello da introiettare, riferendosi al quale il soggetto potrà vivere, facendo riferimento ad un sé ideale, voluto e sentito.

Nel modello dell’ipnosi costruttivista, l’ipnosi costituisce il processo terapeutico, di cambiamento o di guarigione che sia, l’aspetto pragmatico nella relazione d’aiuto; permette di entrare in stretto contatto con quella parte inconscia di sé che costituisce l’intenzionalità psichica (quella volontà inconsapevole all’interno di ciascuno, che fa da guida).

Il costruttivismo costituisce la forma descrittiva del processo inconscio, quella firma che mettiamo alle azioni di cui siamo attori.

Questa è la nostra filosofia, che alla domanda “la realtà è un’invenzione o una scoperta?”, nuovamente risponde “Un’invenzione”.

A conclusione l’ipnosi costruttivista coniuga forma e processo, la descrizione della vita e l’agire in essa.

Tre fondamentali condizioni, nella nostra scuola di ipnosi costruttivista, tendiamo ad appagare:

1. Aumentare le possibilità di scelta di ognuno.

2. Spingere ad agire per conoscere.

3. Stimolare la curiosità per le novità.