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Metamorfosi cognitive. Marco Chisotti.Stati fummo …

Metamorfosi cognitive. Marco Chisotti.

Stati fummo d’esser coscienti ora non lo siamo più.


” Gli adulti sono più dipendenti dei bambini. E’ luogo comune sostenere che un bambino è “dipendente” mentre l’adulto è “indipendente”. Ma questo è fuorviante. Sicuramente il bambino non si può prendere cura di sé stesso, ma questo neanche l’adulto può farlo. Egli appare poter fare affidamento su sé stesso solo perchè spesso è più capace di distribuire le sue dipendenze in maniera più appropriata alle potenziali risorse.

Ma quanti adulti potrebbero sopravvivere con ciò che è sufficiente a un bambino? La capacità di amare e la semplicità delle sue richieste lo mettono in una più sicura posizione. Egli inoltre è più libero di esprimersi, di pensare in maniera autonoma e di fare ricorso ai suoi giochi immaginativi per esplorare il mondo. Non ha il potere che hanno i suoi genitori, ma spesso è più indipendente.

Quella descritta non è la natura elementare dell’uomo; è un’invenzione psicologica particolare cucinata per lui e nella quale il povero individuo cerca di sopravvivere. Il potere senza l’immaginazione è diventato il criterio del cittadino “maturo”.” George A. Kelly.

Non solo penso che l’adulto sia piu sprovveduto del bambino in fatto di dipendenza, ma credo che sia ulteriormente debole proprio rispetto alla sua conoscenza più si stratifica in lui la convinzione e più gli risulta difficile cambiare ed adattarsi alla vita, si spezza ma non si piega.

Ho passato lunghi momenti in cui mi son sentito invaso ed intollerante alla conoscenza stessa che arriva gentile, leggera, parola dopo a parola a strutturarci fedi e credenze e, senza che c’è ne rendiamo conto, ci ritroviamo presi per mano e guidati verso un mondo perfettamente confezionato sui bisogni indotti.

Ma non è possibile tenersi fuori, il nostro bisogno di socializzare e condividere ci rende sempre più dipendenti dalla struttura che ci connette, ci mette in relazione, col pensiero con il corpo agli altri, la nostra coscienza come stato mentale è un continuo cercarci e trovarci nei pensieri mondo delle idee, e nel corpo.

Credo che la nostra mente da bambini permetta tanto, poi coll’andare del tempo si impara, si creano mappe, si entra in merito alla vita, l’unica conosciuta e l’unica possibile, solo l’approccio creativo ci mantiene aperta la mente.


Steve Jobs.

“La creatività è semplicemente stabilire delle connessioni fra le cose”. Steve Jobs

Questo in fondo credo sia il lavoro da fare con le persone in difficoltà, aiutarli a stabilire nuove connessioni con la vita.

Viviamo costantemente in due dominii il primo è un dominio evolutivo, per tutta la vita cresciamo cambiando le nostre modalità con cui ci adattiamo alla vita, nasciamo, cresciamo, viviamo, il bambino lascia il posto all’adolescente, crescendo emerge l’adulto, si apprendono i modelli normativi, le regole del gioco personale, sociale e pubblico, ed i modelli affettivi, il modo di prenderci cura di noi stessi e degli altri, apprendiamo i modelli professionali, lavorativi.

Il secondo è il dominio delle relazioni, viviamo costantemente in relazione con noi stessi, con le persone vicine, la famiglia, viviamo in relazione coi colleghi di lavoro, manteniamo una relazione costante con la persone amate, coi nostri interessi, le nostre passioni, e siamo in relazione con gli amici, spesso fonte di svago e divertimento.

Ernest Rossi.

Ecco un frammento di dialogo tra Milton Erickson ed Ernest Rossi, uno dei suoi principali allievi e collaboratori, nel quale si discute di come attraverso l’autoipnosi l’individuo possa modificare gli schemi attraverso i quali interpreta e vive la realtà. E: Perché fare le cose in un solo modo? [Erickson fa molti esempi di come i suoi familiari hanno imparato vari modi di fare le cose]. R: Con l’autoipnosi cerchiamo di apprendere ad accrescere l’elasticità della nostra funzionalità. Non vogliamo limitarci a un orientamento generalizzato verso la realtà. Il tuo suggerimento è che si possa usare l’autoipnosi per sviluppare una maggiore elasticità nel modo di prendere contatto con il nostro comportamento, i nostri processi sensorio-percettivi, il nostro modo di conoscere. Possiamo modificare e in gran parte ricreare la nostra esperienza praticamente a ogni livello. Stiamo appena cominciando ad imparare a farlo. Le droghe psichedeliche e il lavoro ipnotico classico sono approcci rudimentali nei quali in passato ci siamo imbattuti per caso. Con le nostre indagini sull’autoipnosi siamo effettivamente impegnati all’arricchimento sensorio-percettivo e comportamentale. In altre parole, la trance è necessaria per un nuovo modo di apprendere. E: Tracciamo nuove vie. R: La trance ci aiuta a depotenziare i nostri vecchi programmi e ci dà modo di imparare qualcosa di nuovo. Per esempio il fatto di non riuscire a provocare un’anestesia a volontà è unicamente dovuto all’incapacità di abbandonare il nostro orientamento generalizzato verso la realtà, il quale esalta l’importanza del dolore a cui dà la preminenza nella coscienza. Ma se permettessimo ai bambini di sperimentare in modo divertente i loro processi sensorio-percettivi, essi potrebbero acquisire facilmente delle facoltà anestetiche che in caso di bisogno sarebbero utilissime. Ecco un campo d’indagine di grande interesse. (Liberamente tratto da Milton H. Erickson. Opere, Volume 1; pag. 155. Casa Editrice Astrolabio). nella semplicita la complessita del mondo interiore che ci viene in aiuto.

Milton Erickson.

Penso che sia piu semplice lasciarci guidare da una breve induzione di Milton Erickson : “E nello stato di trance puoi lasciare che la tua mente inconscia passi in rassegna il vasto deposito di cose che hai appreso, che hai appreso nel corso della tua vita. Ci sono molte cose che hai imparato senza saperlo. e molte delle conoscenze che ritenevi importanti a livello conscio sono scivolate nella tua mente inconscia e sono divenute automaticamente utili. E sono utilizzate solo al momento giusto, nella situazione giusta. […] La tua mente inconscia sa più cose di te. La tua mente conscia ha una sua consapevolezza ed è orientata sulla situazione del momento, e tu sei consapevole dei tavoli e delle librerie, dei quadri alle pareti, che non hanno niente a che fare con lo scopo per il quale sei venuto. Ma la tua mente inconscia può non badare a tutte queste cose senza importanza e prestare attenzione alle mie parole, e prestare attenzione alle proprie reazioni. E molti dei pensieri che avvengono nella nostra mente inconscia avvengono senza che noi lo sappiamo. Il pensiero ha la velocità dell’elettricità. ci sono bilioni di cellule cerebrali, e sono costantemente in attività. E tu avevi il tempo sufficiente a renderti conto solo di alcuni dei processi di pensiero che avvengono continuamente nel tuo cervello. E un solo semplice stimolo può far scaturire dalla tua mente inconscia tantissimi pensieri apparentemente scollegati…”.

Alla fine non ci rimane che affidarci al nostro inconscio, avere fede e speranza in lui, così si puo superare ogni empasse, ci si può difendere, e forse comprendere la via.